Ultima cosa, quasi dimenticavo... Il LOGO del corso, con tema centrale il Mango! Vuole essere un approccio simpatico e al contempo critico: Mango diventa "Man goooo!!!"
stefanopaniciitcaadsaggio
questo blog didattico rappresenta il diario di bordo delle lezioni del corso ITCAAD, tenuto dal professore Antonino Saggio de l'Univerità La Sapienza.
mercoledì 1 luglio 2015
martedì 30 giugno 2015
Ventesima lezione: il nuovo catalizzatore
il centro del nostro ragionamento è l'informazione e lo
abbiamo ritrovato nel BIM. Che cosa succede dal punto di vista dell'organizzazione, dell'estetica,
del vocabolario? Che cosa succede nel paradigma informazione? Dunque, la
cultura è una capacità di orientamento, una stratificazione di conoscenza, una
capacità di creare una mappa.
Almeno 3 sono i nodi dell''informazione, appunto la terza
ondata diventa il veicolo, una componente molto significativa e simbolica nel
mondo contemporaneo, decisiva!
Secondo livello dell'informazione è come sistetema
produttivo, dalla gestione, organizzazione ecc.. all'interno del progetto è una
cosa decisiva per la vera riuscita.
Terzo livello è la vera e proprio CRISI, ritornando al
nostro ragionamento sulla modernità.
Che tipo di ricerca estetica prende coscienza di questa
trasformazione e da risposte significative e pregnanti? è proprio questo il
vero quesito. Bruno Taut e Gropius rappresentano il concetto di trasparenza, e
si fanno portatori onorari di questo valore interconnesso con questo
ragionamento. Taut al Werkbund e Gropius al Bauhaus fanno i conti con il vetro
e la nuova architettura. C'è un rapporto di mutua influenza tra strumenti e un
continuo loop tra la strumentalità e le cose che facciamo nel mondo. Alcune
idee con il concetto di strumento fanno si che vengano implicate concezioni di
tipo scientifico e di modalità di rappresentazione che fungono da protesi al
nostro corpo per poterci "espandere".
è quindi questo un concetto fondamentale e l'intelligenza e
l'interattività sono semantici al ruolo dei livelli.
Interattivo: all'interno di un modello, possiamo in tempo
reale cambiare una serie di caratteristiche dinamiche che mutano il modello.
Quindi obiettivo del BIM è quello di creare la nuova architettura, come la
prospettiva ha fatto per l'architettura rinascimentale. Si comprende il ruolo
dell'interattività e si può pensare al nuovo catalizzatore. Tematiche
affrontate in SMart Creatures, infatti nostro obiettivo è quello di integrare
queste nuove idee al nostro progetto. Esistono comunque l'interattività fisica:
componenti , elementi e spazi reagiscono interattivamente, al variare di alcune
situazioni variano fisicamente. L'artista Eduardo Kac costruisce sistemi che
lavorano via rete, in nodo interattivo, come anche Roy Ascott. Il gruppo
Hyperbody di Delft è uno dei più attivi su questo campo.
Studio Azzurro (artisti registi tecnologi) creano ambienti
interattivi bellissimi, molto suggestivi.
Miguel Chevalier crea algoritmi per installazioni, fermate
per tram e altri mezzi. Peter Cook nel Padiglione dell'Arte lavora con LMJ Graz
che al loro primo progetto fanno un ottimo lavoro con i neon. Questa era
interattività Proiettiva.
Vediamo ora l'interattività processuale: I modelli cognitivi
presi da queste nuove tecnologie, come le onde del cervello e della vista che
ripropongono il movimento, una sorta di realtà virtuale. Le Nanotecnologie sono
presenti e ben presto potrebbero diventare sia cose buone, sia cose
pericolosissime...noi quasi mai creiamo un mondo parallelo o di transcendenza
ma affrontiamo di come queste cose possono aiutarci nel mondo vero.
Formazione del gruppo finale, diciannovesima lezione---> TwistNetwork:
http://www.twistnetwork.altervista.org/
Breve animazione dell'installazione:
https://www.youtube.com/watch?v=mF0i822U0EI
http://www.twistnetwork.altervista.org/
Breve animazione dell'installazione:
https://www.youtube.com/watch?v=mF0i822U0EI
Siamo nel senso ciclo: il BIM
parliamo di come il modello scientifico applicato a momenti
a noi vicini approdano nel mondo della progettazione con una tipologia What-If.
Parliamo di Building Information Modeling: è un processo di generazione e
management che portano alla costruzione. E' un database a 3 dimensioni che
incrementa la qualità architettonica, è anche bene sapere che il concetto di
BIM è legato alla modernità dell'ambito professionale.
Dal punti di vista software ci sono programmi come REVIT o
ARCHICAD che monopolizzano lo sviluppo concettuale BIM; Revit più degli altri.
Tornando al nostro foglio di calcolo possiamo gerarchizzare
un albero schematico? Si! Come porto questo sistema gerarchico in un modello
tridimensionale? con Revit o Grasshopper, quindi parametrizzandolo, non si
pensa più a tutti i movimenti che fa la linea, muovendosi tramite coordinate
date, ma si pensa all'oggetto completo-blocco-dwg. Posso da questo pacchetto
inserirlo e scalarlo,ruotarlo,copiarlo ecc... Una volta inserite queste
"instance" che dipendano da caratteristiche. Se decido di entrare nel blocco e lo modifico
cambio automaticamente tutti gli altri (come in 3DS MAX)quindi come una
descrizione gerarchicamente parametrizzata! Si ha un dare-averetra rigidità e
flessibilità.
Altro aspetto importante è l'efficienza estrema del sistema
Grasshopper. Quindi perché gerarchico? Queste instance posso avere altre
componenti, altre applicazioni che recepiscono informazioni esterne e quindi
hanno un database che immagazzina informazioni. Dall'informazione allo sviluppo
geometrico, raggiungo il foglio elettronico che mi crea un modello di
"spreadsheet". Questa e la base del BIM dove le informazioni sono
interattive, il tutto ragionabile a un foglio elettronico con un sistema
WHat-If.
All'inizio lo si chiamava 3D Database (Jurassik Park), tutto
il BIM concede quindi un certo controllo dei parametri, ma comunque si deve trovare un compromesso nel mondo "fisico".
Diciottesima lezione: Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudioo
nella prima fase del movimento moderno e dei CIAM, negli
anni 20, l'architettura era molto legata al pensiero positivista, dove la
scienza portava avanzamenti certi; il processo era sicuro.
La nuova architettura riguardava temi come le case popolari
e altre cose veramente sociali, si avevano anche strette connessioni con
l'industria. Tutto questo mondo vuole trovare delle conferme negli approcci
metodologici, le vecchie metodologie infatti vengono abbandonate, le forme
prefissate vengono abbandonate e ripensate rispetto alle funzioni. I bisogni
facevano parte di un mondo oggettivo, quindi tutti avevano categorizzato i
bisogni e le funzioni per un grande numero di persone. Per esempio si studiano
i dati fondamentali della popolazione, gli elementi statistici danno ottimi
risultati da cui partire per un nuovo futuro.
Resero oggettive per esempio le metrature degli appartamenti o le automobili. Sappiamo che tutto questo dovrebbe essere ridimensionato. Primo fra tutti il Neufert, manuale, stabilisce le misure oggettive degli oggetti quotidiani come armadi, frigoriferi ecc ecc. I criteri classici che nascono sono come le differenziazioni della zona notte e della zona giorno. Oppure le distanze tra gli edifici o la minimizzazione dei percorsi di zone servite e zone serventi.
Resero oggettive per esempio le metrature degli appartamenti o le automobili. Sappiamo che tutto questo dovrebbe essere ridimensionato. Primo fra tutti il Neufert, manuale, stabilisce le misure oggettive degli oggetti quotidiani come armadi, frigoriferi ecc ecc. I criteri classici che nascono sono come le differenziazioni della zona notte e della zona giorno. Oppure le distanze tra gli edifici o la minimizzazione dei percorsi di zone servite e zone serventi.
Il primo pensiero che spieghiamo ha apportato una
rivoluzione progressista, eliminando modelli frivoli e poco utili. Generazioni
di architetti si sono formati in questo mondo. Si procedeva in modo oggettivo
ancora negli anni 70. Lo stesso Alexander Klein elaborò principi di
ottimizzazione, riorganizzazione ecc...
Il diagramma a blocchi è il simbolo di queste
operazioni, riuscendo a scindere il
progetto in funzioni e rendendole cose quantificabili.
Il secondo approccio è di tipo prestazionale: è molto duro
poiché si traduce in leggi e regolamenti , se hanno avuto buoni propositi in
una fase ma in un'altra fase possono diventare dei sistemi che bloccano la
prestazione. Piuttosto che prescrivere attraverso un dato una certa situazione,
ad esempio una porta deve essere attraversata, ma ci sono degli standard da
rispettare, i pilsatri devono essere armati
tot, con cemento tot ecc ecc... ma crollavano comunque e quindi rimando
tutto alla prestazione invece che alla prescrizione dimensionale.
Dal punto di vista del metodo ci si presentano prime
possibilità di calcolo sostanzialmente posso trovare la soluzione ottimale che
risolva il mio problema di prescrizione, manuale esito. Ma è una idea
prestazionale che apre un ventaglio che fa riflettere su numero molto ampio di
casi e alternative, già le prime intelligenze artificiali possono dare conferme
a questi quesiti.
Levi Strauss, un antropologo del 900 illumina molti aspetti
realizzando le strutture delle famiglie, elaborando modelli prototipici
analizzando le famglie remote, che danno molteplici modelli di famiglia.
Pensando alla struttura di famiglia, si pensa alla classica
visione, ma in realtà non è così, basta andare in posto dove le famiglie sono
clan pluriparentali e in nostro immaginario si modificherà ; quindi cambia la
struttura e cambiando, cambiano le varianti e le variabili che prima si erano
considerate come costanti.
Quindi il terzo approccio è strutturale o meglio strutturalista,
ad esempio: nelle famiglie di colore americane, la donna imposta un
matriarcato. Ci possono essere scelte di diverso livello: strutture che vanno
ad intaccare la pluralità ma non funzionali e quindi non oggettivate a tutta la popolazione. Le scelte di primo livello le
chiama "supports" ma non solo, le secondo le chiama
"variants".
Modello diagrammatico: può essere descritto come uno
schizzo, e invece no! Non è la prefigurazione di una idea finale ma il modo di
muoversi lungo tutta la progettazione. Eisenman può essere collegato: se si
giarda un progetto dall'esterno, si tende a dare dei giudizi sconcertatamente
banali. Come le cose che non si capiscono, vengono definite nel modo più
semplice che si può. Eisenman è chiamato ad aggiungere un corpo a questo
progetto, lui fa vibrare entrambe i corpi creando un campo di forze. Così
facendo,dopo averli determinati proseguo fino alla loro scelta migliore, ossia
scelgo la configurazione che più mi piace. Così facendo le variazioni mi danno
diverse configurazioni che si
trasmettono anche all'esterno, alcune linee diventano percorsi, altre scavi,
aggetti, come se fosse il tutto parametrizzato con il diagramma. Questo tipo di
ragionamento verrà poi utilizzato anche a Santiago de Compostela e in altri
progetti.
Van Berkel nasce con
il computer e con il diagramma, lui lavora con il tema dell'intreccio
con una tipologia particolare , quella legata al nastro di Moebius. Spesso
continua a lavorare con l'intreccio. In Ben Van Berkel le variazioni sono
operate su un edifico a base verticale, per far intuire i ragionamenti che ci
sono dietro.
Il passaggio: dal punto di vista distributivo è la conquista
del centro. Gli altri operati sono collegati con il centro e una volta risolto
il centro i percorsi si snodano attorno ad esso. Come faccio a fare ogni piano
diverso? Posso andare da uno all'altro piano. Il sistema distributivo è anche
strutturale. La Germania ha faticato per ridiventare un paese
all'avanguardia...grande passo in avanti della Germania è quello di aver interfacciato
l'industria con la tecnologia. Questi musei automobilistici sono basati su un
concetto di Mixité, infatti sono museo, ristorante, sala prove, concessionario
ecc ecc...
Si da il caso che questo grande mondo dell'automobile è
fortemente regionalizzato. Lo studio Van Berkel è nato da poco e già vincono un
concorso così grande! Sotto la quota zero ci sono ristoranti affacciati su dei
patii al piano sopra ci sono delle macchine appese al muro. Sopra vige lo
stemma della Mercedes Benz.. Si chiarisce come il diagramma unisce spazio e
struttura, questo progetto fonde due nastri di Moebius! Ricollega anche Klee:
prende una grande tradizione come il Bauhaus, dove il diagramma era una natura
costruttiva, oggi gli italiani stanno fuori perché restano per forza di cose
tagliati fuori dalle loro convenzioni. Spazio e architettura in Ben si fondono
molto, facendo anche riferimento a Borromini, si perdelo stile e si creano ibridazioni di diversi elementi.
Sedicesima lezione
F. O. Gehry
Gehry è l'architetto tridimensionale, forma un gruppo, il
gehry Technologies che offre servizi CAD. un lungo percorso ci attente, masse,
traiettorie, e collisioni.
Lui è originario di un pensatore industriale socialista...
Il nonno possedeva un ferramenta, figura
mentale insediata in lui e che lo condizionerà nell'attività
professionale. Egli è soprannominato "fish" perché puzza e viene da
una famiglia ebrea di Toronto. Nell'immediato dopoguerra vanno a avivere nel
centro città di Los Angeles, città molto pericolosa. Si sposa con una
segretaria e riesce andare all'università laureandosi intorno alla metà degli
anni 50. Lavora con Victor Gruen, un architetto meno talentuoso di lui. Si
dedicano in molti al planning ad Harvard...capendo di essere bloccato, va in
francia, dove resta dal 1962 fino all'età di 33 anni per poi tornare negli
States e aprire uno studio. Non è ancora nata in lui la verve che noi tutti
conosciamo, esercita il mestiere in modo professionale ma nulla di
straordinario, molto tradizionale.
Come Kahn a un certo punto sente di dover ripartire da zero.
Chiude lo studio e va in analisi per cercare di risolvere alcuni nodi e
ripartire da un nuovo punto. Fa un totale azzeramento, divorzia e si risposta
con Bertha, pensa all'arte come soluzione all'architettura poiché essa è
divenuta solo tecnica tralasciando l'arte. Nel periodo 50-60 con la Pop-Art
egli trova una specie di nuova via. Il periodo è legato a Warhol,Oldenburg e
Rauschenberg. Ritrova la ragione perché non riusciva a capire l'arte del
momento o l'assenza di essa, il periodo
precedente era legato alla guerra e alla tecnica, lui vuole trovare uno spazio
nel mondo non tecnico e trova questa possibilità nella pop-art, diventandone
parte. Potrebbe rappresentarsi come una crisi risolta di un cervello
potenzialmente dedito alla tecnica, ma che ragione non vuol sentire se non
l'arte, mera rappresentazione di una irrazionalità ingovernabile e
organizzata...Progetta la sua stessa casa, creando una sorta di
"accozzaglia" di materiali assemblati in maniera originale, come un
quadro pop... molto emblematica. La casa è uno splitelevel su 3 livelli
sfalzati
Casa Spiller: un progetto apparentemente interessante,
generatore della parola" cheapscape" ossia paesaggio povero, rimosso.
Lo spazio diventa fulcro con annessi barocchi in quanto lo spazio intercluso è derivante dal
paesaggio barocco... la composizione degli edifici ricorda i veri e proprio
studios, ripropone un paesaggio tipico di Hollywood, residenza per un vero
filmaker (casa per Spielberg). Gehry ha dei modelli organizzativi che
ritroveremo anche a Bilbao. Tranciare è l'altra parola chiave, dove questo
concetto si può notare nell'università di Yale, in una città pericolosissima, o
anche il museo di Los Angeles. In Giappone progetta u edificio a forma di
pesce, come anche a Barcellona. Fa poi una biblioteca bisimmetrica e inizia a
progettare case per persone molto facoltose come la Sirmai Peterson, o casa Schnabel a Brentwood.
Continua sempre a sfidarsi, a creare cose nuove, cose mai
viste, è un vero sperimentatore.
Fondere è una nuova parola chiave, si trova nell'american
center, dove criteri progettuali si avvicinano al Guggenheim con una lontana
eco wrightiana, ma la driving force viene dall'atrio che per Wright era il
camino. Altra opera del fondere è la casa danzante di Praga, dove in degli
spazi molto complessi affianca dei sistemi distributivi e non , molto semplici
che permettono di far funzionare tutto... la leggenda che narra che gli
ingegneri modificano completamente i progetti di Gehry è falsa, il fondere è
fatto per dare slancio e creare traiettorie; come anche nella Disney opera
house di Los Angeles.
Museo Guggenheim di Bilbao: è sicuramente il suo progetto
più importante e riuscito, la città di Bilbao è la capitale industriale della
Spagna, presenta un fiume che si identifica in questo caso come la chiave, il
passaggio da città industriale a città dell'informazione è esplicata con la
cattedrale di Gehry. La città di Bilbao affronta il tema decaduto
dell'industria con un approccio intellettuale. Si pensa dunque a un nuovo
investimento legato all'informazione. Il sindaco e l'amministratore pensano
alla fondazione Guggenheim, famiglia ricchissima americana che da molti decenni
attua una politica di mecenatismo. Dunque questa famiglia può essere il link di
rivoluzione per Bilbao. Gehry sceglie personalmente dove realizzare il museo,
invitano altri architetti "per finta" infatti Frank vince il concorso
a mani basse nel 1991 e poi inaugurato nel 1997 per un costo di 100 milioni di
dollari.
Il progetto coinvolge tutto lo spazio urbano, ci si può
arrivare da diversi punti, se si arriva dal fiume una torre indica il
traguardo. Le varie parti conformano lo spazio urbano, lui non soltanto pensa a
questa cosa, ma riesce a farsela realizzare! La fusione dell'incastro non è
fatta per creare l'oggetto, ma per creare delle traiettorie. Boccioni in questo
senso è il più grande decostruttivista della storia.
Il progetto
magnetico, coinvolgente, tridimensionalmente scultoreo, la parola chiave è traittoria .
Altra parola chiave è cattedrale , come una torre, una
chiesa, tutto richiama a una cattedrale imaginifica nel deserto, un baluardo.
Il Guggenheim era una meta per milioni di intellettuali e a Bilbao si esprime
il tutto, un universo esploso. E' una
cattedrale anche dal punto di vista organizzativo; iperfunzionalismo prima
d'ora infatti non si era mai visto un museo così funzionale, il trucco sta
nella conquista del centro! Gehry sviluppa un centro con delle ali le quali
portano tutte all'altrio. I sistemi distributivi sono molto studiati in modo da
non toccare il centro-->geniale!
Altra cosa geniale è la disposizione delle bucature, crea
quindi delle scatole per l'esposizione, 4 per ogni piano e il sistema non è gerarchico, ma è parallelo e in continua
scoperta, tutto prende questa piega. Come faccio ad ottimizzare tutte le
equazioni messe a sistema? Con un computer, infatti entra fortissimamente in
accelerazione, in Gehry il computer è già impiantato nel suo immaginarlo...
Liquefare dunque è l'ultima parola chiave, infatti Gehry nel progetto di un
piccolo centro scientifico attua tutte le parole sopradescritte ma anche in
altri progetti
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